YIN-YANG
LA LEGGE DEL DARE E RICEVERE
Dono ed accoglienza sono il movimento che regge l'universo, aspirare ispirare, dare e ricevere, parlare ed ascoltare... Se tu chiedi qualcosa all'universo Esso farà l'IMPOSSIBILE per soddisfarti soltanto se tu sai osservare questa piccola regola: puoi chiedere soltanto quello a cui sei poi disposto a dare. Se chiedi quindi amore e non sai darlo non ti arriverà mai, se tu chiedi perdono ma servi rancori vivrai sempre con i sensi di colpa. Prima devi quindi DARE, seminare, dar prova di quello che sei capace di essere ed avere in seguito. Oggi nelle preghiere si chiede sopratutto libertà, amore, comprensione, pace .. appunto proprio quello che meno si dà. Nel momento che incomincerai a darlo ti verrà restituito cento volte tanto. |
giovedì 26 dicembre 2013
YIN-YANG
mercoledì 18 dicembre 2013
martedì 10 dicembre 2013
lunedì 2 dicembre 2013
Falchi
Un grande re ricevette in omaggio due pulcini di falco e si affrettò a consegnarli al Maestro di Falconeria perché li addestrasse.Dopo qualche mese, il maestro comunicò al re che uno dei due falchi era perfettamente addestrato.“E l’altro?” chiese il re.“Mi dispiace, sire, ma l’altro falco si comporta stranamente; forse è stato colpito da una malattia rara, che non siamo in grado di curare. Nessuno riesce a smuoverlo dal ramo dell’albero su cui è stato posato il primo giorno. Un inserviente deve arrampicarsi ogni giorno per portargli cibo”.Il re convocò veterinari e guaritori ed esperti di ogni tipo, ma nessuno riuscì a far volare il falco. Incaricò del compito i membri della corte, i generali, i consiglieri più saggi, ma nessuno poté schiodare il falco dal suo ramo.Dalla finestra del suo appartamento, il monarca poteva vedere il falco immobile sull’albero, giorno e notte.Un giorno fece proclamare un editto in cui chiedeva ai suoi sudditi un aiuto per il problema.Il mattino seguente, il re spalancò la finestra e, con grande stupore, vide il falco che volava superbamente tra gli alberi del giardino.“Portatemi l’autore di questo miracolo” ordinò.Poco dopo gli presentarono un giovane contadino.“Tu hai fatto volare il falco? Come hai fatto? Sei un mago, per caso?” gli chiese il re.Intimidito e felice, il giovane spiegò: “Non è stato difficile, maestà. Io ho semplicemente tagliato il ramo. Il falco si è reso conto di avere le ali ed ha incominciato a volare“.(Bruno Ferrero)
mercoledì 27 novembre 2013
lunedì 18 novembre 2013
Eco
Un ragazzino e suo padre passeggiavano tra le montagne..
All'improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò :AAAhhhhhhhhhhh!!! Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva :AAAhhhhhhhhhhh!!! Con curiosità, egli chiese: Chi sei tu? E ricevette la risposta: Chi sei tu? Dopo il ragazzino urlò: Io ti sento! Chi sei? E la voce rispose: Io ti sento! Chi sei? Infuriato da quella risposta egli urlò: Codardo E ricevette la risposta: Codardo Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: Papà, che succede? Il padre gli sorrise e rispose:;Figlio mio, ora stai attento e dopo l'uomo gridò: Tu sei un campione! La voce rispose: Tu sei un campione! Il figlio era sorpreso ma non capiva. Allora il padre gli spiegò: La gente chiama questo fenomeno ECO ma in realtà è VITA. La Vita, come un'eco, ti restituisce quello che tu dici o fai. La vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni. Se tu desideri più amore nel mondo, devi creare più amore nel tuo cuore; Se vuoi che la gente ti rispetti, devi tu rispettare gli altri per primo. Questo principio va applicato in ogni cosa, in ogni aspetto della vita; la Vita ti restituisce ciò che tu hai dato ad essa. La nostra Vita non è un insieme di coincidenze, è lo specchio di noi stessi! |
lunedì 11 novembre 2013
venerdì 1 novembre 2013
Fiore e Farfalla
Una volta, un uomo chiese a Dio: un fiore e una farfalla. Ma Dio gli diede un cactus e una larva. L'uomo era triste poiché non capiva cosa aveva sbagliato nella richiesta. Allora pensò: con tanta gente che aspetta.... e decise di non domandare niente. Passato qualche tempo, l'uomo verificò la richiesta che era stata dimenticata. Con sua sorpresa, dallo spinoso e brutto cactus, era nato il più bel fiore. E la orribile larva si era trasformata in una bellissima farfalla. Dio agisce sempre giustamente. Il tuo cammino è migliore, anche se ai tuoi occhi appare tutto sbagliato. Se hai chiesto a Dio una cosa e ne hai ricevuto un'altra, abbi fiducia. Abbi la certezza che egli dà sempre quello di cui hai bisogno, al momento giusto. Non sempre quello che desideri è quello che necessiti. Siccome egli non sbaglia mai la consegna delle tue richieste, vai avanti senza mormorare o dubitare. La spina di oggi sarà il fiore di domani!
martedì 29 ottobre 2013
venerdì 18 ottobre 2013
In Ospedale
Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d’ospedale. A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un’ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo letto era vicino all’unica finestra della stanza. L’altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, e dei viaggi che avevano fatto. Ogni pomeriggio l’uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L’uomo nell’altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e dai colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell’acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c’era una bella vista della città in lontananza. Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l’uomo dall’altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena. In un caldo pomeriggio l’uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l’altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla con gli occhi della sua mente così come l’uomo dalla finestra gliela descriveva. Passarono i giorni e le settimane. Un mattino l’infermiera del turno di giorno portò loro l’acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell’uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L’infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo. Non appena gli sembrò appropriato, l’altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L’infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l’uomo si sollevò su un gomito per vedere il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bianco. L’uomo chiese all’infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella finestra. L’infermiera rispose che l’uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. “Forse, voleva farle coraggio” disse. Vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare oggi. La vita è un DONO, è per questo motivo che si chiama PRESENTE
domenica 13 ottobre 2013
Figli
Tre donne andarono alla fontana per attingere acqua. Presso
la fontana, su una panca di pietra, sedeva un uomo anziano che le osservava in
silenzio ed ascoltava i loro discorsi.
Le donne lodavano i rispettivi figli.
“Mio figlio”, diceva la prima, “è così svelto ed agile che
nessuno gli sta alla pari”.
“Mio figlio”, sosteneva la seconda, “canta come un usignolo.
Non c’è nessuno al mondo che possa vantare una voce bella come la sua”. “E tu,
che cosa dici di tuo figlio?”, chiesero alla terza, che rimaneva in silenzio.
“Non so che cosa dire di mio figlio”, rispose la donna. “E’ un bravo ragazzo,
come ce ne sono tanti. Non sa fare niente di speciale…”.
Quando le anfore furono piene, le tre donne ripresero la via
di casa. Il vecchio le seguì per un pezzo di strada. Le anfore erano pesanti,
le braccia delle donne stentavano a reggerle.
Ad un certo punto si fermarono per far riposare le povere
schiene doloranti.
Vennero loro incontro tre giovani. Il primo improvvisò uno
spettacolo: appoggiava le mani a terra e faceva la ruota con i piedi per aria,
poi inanellava un salto mortale dopo l’altro.
Le donne lo guardavano estasiate: “Che giovane abile!”.
Il secondo giovane intonò una canzone. Aveva una voce
splendida che ricamava armonie nell’aria come un usignolo.
Le donne lo ascoltavano con le lacrime agli occhi: “E’ un
angelo!”.
Il terzo giovane si diresse verso sua madre, prese la
pesante anfora e si mise a portarla, camminando accanto a lei.
Le donne si rivolsero al vecchio: “Allora che cosa dici dei
nostri figli?”.
“Figli?”, esclamò meravigliato il vecchio. “Io ho visto un
figlio solo!”.
venerdì 4 ottobre 2013
Cicatrici
CICATRICI...
In un caldo giorno d'estate nel sud della Florida, un bambino decise di andare a nuotare nella laguna dietro casa sua. Uscì dalla porta posteriore correndo e si gettò in acqua nuotando felice. Sua madre lo guardava dalla casa attraverso la finestra e vide con orrore quello che stava succedendo. Corse subito verso suo figlio gridando più forte che poteva. Sentendola il bambino si allarmò e nuotò verso sua madre, ma era ormai troppo tardi. La mamma afferrò il bambino per le braccia, proprio quando il caimano gli afferrava le gambe. La donna tirava determinata, con tutta la forza del suo cuore. Il coccodrillo era più forte, ma la mamma era molto più determinata e il suo amore non l'abbandonava. Un uomo sentì le grida, si precipitò sul posto con una pistola e uccise il coccodrillo. Il bimbo si salvò e, anche se le sue gambe erano ferite gravemente, poté di nuovo camminare. Quando uscì dal trauma, un giornalista domandò al bambino se voleva mostrargli le cicatrici sulle sue gambe. Il bimbo sollevò la coperta e gliele fece vedere. Poi, con grande orgoglio si rimboccò le maniche e disse: "Ma quelle che deve vedere sono queste!". Erano i segni delle unghie di sua madre che l'avevano stretto con forza. "Le ho perché la mamma non mi ha lasciato e mi ha salvato la vita". Anche noi abbiamo cicatrici di un passato doloroso. Alcune sono causate dai nostri peccati, ma alcune sono le impronte di Dio quando ci ha sostenuto con forza per non farci cadere fra gli artigli del male. Ricorda che se qualche volta la tua anima ha sofferto... è perché Dio ti ha afferrato troppo forte affinché non cadessi!
giovedì 26 settembre 2013
Non giudicare
NON GIUDICARE MAI TROPPO IN FRETTA
Un uomo aveva 4 figli.
Voleva imparassero a non giudicare le cose troppo velocemente.
Così li mandò uno alla volta a
osservare un albero molto distante da casa....
Il piu' grande andò in inverno,il secondo in primavera,il terzo in estate ...
il più giovane in autunno.
Quando tutti furono tornati chiese loro cosa avevano visto.
Il grande disse che l'albero era brutto, spoglio e ricurvo.
Il secondo disse che era pieno di gemme e promesse di vita...
Il terzo non era d'accordo; L'albero era pieno di fiori...profumato e bellissimo...era la cosa
più bella che avesse mai visto.
Il più piccolo aveva un'opinione ancora diversa...l'albero era carico di frutti e pieno di vita
e realizzazione..
L'uomo spiegò ai suoi figli che tutti avevano ragione, infatti avevano osservato solo una
stagione della vita dell'albero.
Disse loro di non giudicare un albero o una persona solo in una stagione..e che l'essenza
di ciò che una persona è.. la gioia, l'amore, la realizzazione che viene dalla vita possono
essere misurate solo alla fine quando tutte le stagioni sono complete.
Se ti arrendi quando è inverno..perderai la speranza che regala la primavera..la bellezza
della tua estate..la realizzazione del tuo autunno!!!
Morale:
Non lasciare che il dolore di una stagione distrugga la gioia di ciò che verrà dopo.
Non giudicare la tua vita in una stagione difficile.
Persevera nelle difficoltà..il meglio deve ancora venire!!!
lunedì 23 settembre 2013
giovedì 19 settembre 2013
Piccolo Principe
«La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me.
Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio perciò.
Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi
che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo,
mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei
campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me, è inutile. I campi di grano non
mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro, allora sarà
meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te.
E amerò il rumore del vento nel grano... Disse la volpe: ecco il mio segreto. È molto
semplice: non vedo bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi».
Antoine-Marie-Roger de Saint-Exupéry, “Il piccolo principe”
domenica 15 settembre 2013
domenica 8 settembre 2013
domenica 1 settembre 2013
Ghandhi
Keep your thoughts positive because your thoughts become your words. Keep your words positive because you words become your behavior. Keep your behavior positive because your behavior becomes your habits. - |
giovedì 22 agosto 2013
Esci con una ragazza che...
Esci con una ragazza che legge...
Esci con una ragazza che spende i suoi soldi in libri invece che in vestiti, con una che ha problemi di spazio nell’armadio perché ha troppi volumi. Esci con una ragazza che ha una lista di libri che vuole leggere, che ha la carta della biblioteca da quando aveva dodici anni. Trova una ragazza che legge. Saprai che lo fa perché avrà sempre un libro da finire nella borsa...
È lei, quella che guarda adorante gli scaffali delle librerie; è quella che esulta in silenzio quando trova il libro che voleva. La vedi quella tipa strana che annusa le pagine di un vecchio volume in un negozio di libri usati? Quella è la lettrice. Loro non sanno resistere all’odore delle pagine, specialmente se sono ingiallite e consumate. È lei, la ragazza che legge mentre aspetta in quel bar in fondo alla strada. Persa in un mondo creato dall’autore. Seduta. Potrebbe lanciarti un’occhiataccia, dato che molte ragazze che leggono non amano essere interrotte. Chiedile se il libro le sta piacendo. Offrile un altro caffè. È facile frequentare una ragazza che legge. Regalale libri per il suo compleanno, per Natale e per gli anniversari. Regalale il dono delle parole, con una poesia, con una canzone. Regalale Neruda, Pound, Sexton, Cummings. Falle sapere che capisci che le parole sono fatte d’amore; che capisci che lei conosce la differenza tra i libri e la realtà ma, in ogni modo, cercherà di rendere la propria vita almeno un po’ simile al suo libro preferito. Non sarà colpa tua se lo farà. Deve almeno provarci in qualche modo. Se trovi una ragazza che legge, tienitela stretta. Quando la trovi alle due del mattino stringendo un libro al petto e piangente, falle una tazza di tè e abbracciala. Potresti perderla per un paio d’ore, ma tornerà sempre indietro da te. Parlerà come se i personaggi del libro fossero reali, perché per un po’ lo sono sempre. Le chiederai di sposarla su una mongolfiera. O durante un concerto rock. O molto occasionalmente la prossima volta che si ammalerà. Tramite Skype. Sorriderai così tanto che ti chiederai meravigliato come mai il tuo cuore non sia ancora scoppiato, macchiando di sangue il tuo petto. Scriverai la storia delle vostre vite, avrai figli con nomi assurdi e con gusti ancora più assurdi. Lei presenterà ai tuoi bambini Matilda e Aslan, forse nello stesso giorno. Camminerete insieme attraverso gli inverni della vostra vecchiaia e lei reciterà Keats sottovoce, mentre tu ti scrollerai la neve dagli stivali. Esci con una ragazza che legge perché lo meriti. Meriti una ragazza che può darti una vita più colorata possibile. Se tu a lei puoi dare solo monotonia, ore vuote e mezze proposte, allora è meglio che rimani solo. Ma se desideri il mondo e i mondi che esistono al di là, esci con una ragazza che legge...
- Rosemarie Urquico
Illustrazione: Edward Linley Sambourne 1906
Esci con una ragazza che spende i suoi soldi in libri invece che in vestiti, con una che ha problemi di spazio nell’armadio perché ha troppi volumi. Esci con una ragazza che ha una lista di libri che vuole leggere, che ha la carta della biblioteca da quando aveva dodici anni. Trova una ragazza che legge. Saprai che lo fa perché avrà sempre un libro da finire nella borsa...
È lei, quella che guarda adorante gli scaffali delle librerie; è quella che esulta in silenzio quando trova il libro che voleva. La vedi quella tipa strana che annusa le pagine di un vecchio volume in un negozio di libri usati? Quella è la lettrice. Loro non sanno resistere all’odore delle pagine, specialmente se sono ingiallite e consumate. È lei, la ragazza che legge mentre aspetta in quel bar in fondo alla strada. Persa in un mondo creato dall’autore. Seduta. Potrebbe lanciarti un’occhiataccia, dato che molte ragazze che leggono non amano essere interrotte. Chiedile se il libro le sta piacendo. Offrile un altro caffè. È facile frequentare una ragazza che legge. Regalale libri per il suo compleanno, per Natale e per gli anniversari. Regalale il dono delle parole, con una poesia, con una canzone. Regalale Neruda, Pound, Sexton, Cummings. Falle sapere che capisci che le parole sono fatte d’amore; che capisci che lei conosce la differenza tra i libri e la realtà ma, in ogni modo, cercherà di rendere la propria vita almeno un po’ simile al suo libro preferito. Non sarà colpa tua se lo farà. Deve almeno provarci in qualche modo. Se trovi una ragazza che legge, tienitela stretta. Quando la trovi alle due del mattino stringendo un libro al petto e piangente, falle una tazza di tè e abbracciala. Potresti perderla per un paio d’ore, ma tornerà sempre indietro da te. Parlerà come se i personaggi del libro fossero reali, perché per un po’ lo sono sempre. Le chiederai di sposarla su una mongolfiera. O durante un concerto rock. O molto occasionalmente la prossima volta che si ammalerà. Tramite Skype. Sorriderai così tanto che ti chiederai meravigliato come mai il tuo cuore non sia ancora scoppiato, macchiando di sangue il tuo petto. Scriverai la storia delle vostre vite, avrai figli con nomi assurdi e con gusti ancora più assurdi. Lei presenterà ai tuoi bambini Matilda e Aslan, forse nello stesso giorno. Camminerete insieme attraverso gli inverni della vostra vecchiaia e lei reciterà Keats sottovoce, mentre tu ti scrollerai la neve dagli stivali. Esci con una ragazza che legge perché lo meriti. Meriti una ragazza che può darti una vita più colorata possibile. Se tu a lei puoi dare solo monotonia, ore vuote e mezze proposte, allora è meglio che rimani solo. Ma se desideri il mondo e i mondi che esistono al di là, esci con una ragazza che legge...
- Rosemarie Urquico
Illustrazione: Edward Linley Sambourne 1906
lunedì 19 agosto 2013
Borsa Piena
Tempo fa, un uomo camminò sulla spiaggia in una notte di luna piena.
Pensò che se avesse avuto una macchina nuova,
sarebbe stato felice.
Se avesse avuto una grande casa,
sarebbe stato felice.
Se avesse avuto un lavoro eccellente,
sarebbe stato felice.
Se avesse avuto una donna perfetta,
sarebbe stato felice.
In quel momento inciampò in una borsa piena di pietre.
Cominciò a giocare con esse,
gettandole nel mare,
una per ogni volta che aveva pensato:
SE AVESSI...
SAREI FELICE
finchè rimase solo con una pietra nella borsa
e decise di tenerla.
Quando arrivò a casa notò che era un diamante
e ripensò a quanti ne aveva gettati per gioco nel mare,
senza accorgersi che erano pietre preziose.
Così fa la gente..
.SOGNA QUELLO CHE NON HA
SENZA DAR VALORE A CIO' CHE HA VICINO
Se osservasse meglio,
noterebbe quanto è fortunata...
La felicità è molto più vicina di quello che si pensa.
Ogni giorno potrebbe essere un diamante
prezioso ed insostituibile
e ognuno di noi può decidere
se apprezzarlo o gettarlo in mare.
La morte non è la più grande perdita della vita.
La più grande perdita della vita è
morire dentro mentre viviamo...
giovedì 8 agosto 2013
Bill Gates
"Bill Gates ha recentemente tenuto un discorso in una scuola superiore di circa 10 cose che la scuola non vi insegna, ma che dovete imparare il più velocemente possibile!
Potrebbero non piacervi. Sappiate però che lui le ha sicuramente applicate! Queste cose parlano dei buoni sentimenti e insegnamenti politicamente corretti che hanno creato generazioni di giovani del tutto privi di senso della realtà della vita. Regola 1: La vita è ingiusta: abituatevi! Regola 2: Il mondo non se ne frega per la vostra autostima. Il mondo si aspetta che combinate qualcosa prima di poterne gioirne voi stessi. Regola 3: Non si guadagnano $ 60.000 all'anno una volta finita la scuola. Non avrete telefono e auto aziendale prima di aver meritato, guadagnato questi privilegi. Regola 4: Se pensate che la vostra insegnante è duro con voi, aspettate di avere un capo. Regola 5: Lavorare in una friggitoria non significa "abbassarsi". I vostri nonni avevano una parola diversa per questo: la chiamavano "opportunità". Regola 6: Se fate un pasticcio, QUESTA NON E 'COLPA DEI VOSTRI GENITORI, smettetela di piagnucolare e imparate dai vostri errori. Regola 7: Prima della vostra nascita, i vostri genitori non erano così noiosi come lo sono ora! Sono diventati in questo modo: * Per pagare le vostra bollette, * Per pulire i vostri vestiti * A furia di ripetere all'infinito quanto siete bravi e intelligenti. Quindi, prima di salvare le foreste pluviali dai parassiti della generazione dei vostri genitori, iniziare a pulire la vostra stanza e mettete in ordine tutto ciò che vi si trova. Regola 8 : in certe scuole sono stati aboliti i voti e i giudizi e vi sono state date delle opportunità per essere promossi: non è così nella vita reale! Regola 9: La vita non è divisa in semestri. L'estate non è un periodo di ferie. E sono molto pochi i datori di lavoro disposti ad aiutarvi a farvi assumere, è vostra responsabilità. Regola 10: La televisione non è "vita reale". Nella vita reale, le persone lasciano il caffè e vanno a lavorare. Se siete d'accordo, fate circolare, in caso contrario, mettere la testa sotto la sabbia e fare un respiro profondo. " Bill Gates |
martedì 30 luglio 2013
giovedì 25 luglio 2013
lunedì 15 luglio 2013
Si vince per quel...
Un ingegnere fu chiamato a riparare un computer molto grande ed estremamente complesso, un computer del valore di 12 milioni di dollari.
Sedutosi di fronte allo schermo, premuti alcuni tasti, annuì, mormorò qualcosa tra sé e lo spense.
Prese un piccolo cacciavite dalla tasca e girò a metà a una piccola vite. Poi accese di nuovo il computer e scoprì che funzionava perfettamente. Il presidente della società fu felice e si offrì di pagare il conto sul posto. - Quanto le devo? chiese. - Viene mille di dollari, se non vi dispiace. - Mille dollari? Mille dollari per un paio di minuti di lavoro? Mille dollari, semplicemente girando una piccola vite? Io so che il mio computer costa 12 milioni di dollari, ma mille dollari è un importo pazzesco! Pagherò solo se mi invia una fattura dettagliata a giustificare perfettamente questa cifra. Il tecnico annuì e se ne andò. La mattina dopo, il Presidente ricevette la fattura, lesse attentamente, scosse la testa e procedette a pagare, senza indugio.. La fattura diceva: Servizi offerti: -Serrare una vite .......................... -Sapere quale vite serrare .............Dollari 999 Per i professionisti che ogni giorno affrontano il disprezzo di coloro che per la loro stessa ignoranza non riescono a capire. RICORDA --- " Si vince per quel che si sa, non per quel che si fa" --- |
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