sabato 26 aprile 2014

C'era una volta




C’era una volta una gara di ranocchi. 
L’ obiettivo era arrivare in cima a una grande torre. Si radunò molta gente per vedere e fare il tifo per loro. Cominciò la gara. In realtà la gente, probabilmente, non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo: “che pena!!!… non ce la faranno mai!!! “. I ranocchi cominciarono a desistere, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima.. e la gente continuava “… che pena!!! … non ce la faranno mai!! ..” e i ranocchi cominciarono a darsi per vinti, tranne il solito ranocchio testardo che continuava ad insistere…. alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, giunse alla fine della cima. Gli altri, ranocchi, volevano sapere come avesse fatto…. e quando si avvicinarono per chiedergli come fosse riuscito a concludere la prova…. scoprirono che era sordo!!! Non ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere negative.… Derubano le migliori speranze del tuo cuore!!! Ricorda sempre il potere che hanno le parole che ascolti o leggi…. per cui, preoccupati di essere sempre positivo!!!

Riassumendo: sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni!!!

domenica 13 aprile 2014

La Farfalla






La storia della farfalla.

Un giorno un contadino, riposandosi sotto un’ombra al termine di una giornata sfiancante, si accorse di un bozzolo di una farfalla. Il bozzolo era completamente chiuso ad eccezione di un piccolo buchino sulla parte anteriore. Incuriosito, il contadino osservò attraverso il piccolo buchino, riuscendo ad intravedere la piccola farfalla che si dimenava con tutte le sue forze. Il contadino osservò a lungo gli sforzi eroici dell’elegante bestiolina, ma per quanto la farfalla si sforzasse per uscire dal bozzolo, i progressi apparivano minimi. Così, il contadino, impietosito dall’impegno della piccola farfalla, tirò fuori un coltellino da lavoro e delicatamente allargò il buco del bozzolo, finché la farfalla poté uscirne senza alcuno sforzo. A questo punto accadde qualcosa di strano. La piccola farfalla, aiutata ad uscire dal bozzolo, non aveva sviluppato muscoli abbastanza forti per potersi librare in aria. Nonostante i ripetuti tentativi, la fragile farfalla rimase a terra e riuscì a trascinarsi solo a pochi centimetri dal bozzolo, incapace di fare ciò per cui la natura l’aveva fatta nascere. Il contadino si accorse del grave errore fatto ed imparò una lezione che non dimenticò per il resto della sua vita:
“Attraverso le difficoltà la natura ci rende più forti e degni di realizzare i nostri sogni.”

sabato 5 aprile 2014

Perdonare




                            Perdonare è liberare un prigioniero e scoprire                                                                                 che quel prigioniero eri tu




lL DISCEPOLO E IL SACCO DI PATATE 

Un giorno il saggio diede al discepolo un sacco vuoto e un cesto di patate e disse: 
"Pensa a tutte le persone che hanno fatto o detto qualcosa contro di te recentemente, specialmente quelle che non riesci a perdonare. Per ciascuna, scrivi il nome su una patata e mettila nel sacco."
Il discepolo pensò ad alcune persone e rapidamente il suo sacco si riempì di patate , continuò il saggio :
"Porta con te il sacco, dovunque vai, per una settimana, poi ne parleremo."
Inizialmente il discepolo non pensò alla cosa. Portare il sacco non era particolarmente gravoso. Ma dopo un po', divenne sempre più un gravoso fardello. Sembrava che fosse sempre più faticoso portarlo, anche se il suo peso rimaneva invariato. 
Dopo qualche giorno, il sacco cominciò a puzzare. Le patate marce emettevano un odore acre. Non era solo faticoso portarlo, era anche sgradevole. 
Finalmente la settimana terminò. Il saggio domandò al discepolo: 
" Nessuna riflessione sulla cosa ? "
rispose il discepolo :
" Sì Maestro , quando siamo incapaci di perdonare gli altri, portiamo sempre con noi emozioni negative, proprio come queste patate. Questa negatività diventa un fardello per noi, e dopo un po', peggiora." 
disse il maestro :
" Sì, questo è esattamente quello che accade quando si coltiva il rancore. Allora, come possiamo alleviare questo fardello ?"
disse il discepolo : 
" Dobbiamo sforzarci di perdonare "
continuò il saggio :
" Perdonare qualcuno equivale a togliere una patata dal sacco. Quante persone per cui provavi rancore sei capace di perdonare?"
concluse il discepolo : 
"Ci ho pensato molto, Maestro ; mi è costata molta fatica, ma ho deciso di perdonarli tutti".